Undici anni fa avevo undici anni di meno e molti sogni in più. Mano a mano i sogni si sono selezionati e sono scomparsi un po’ alla volta. Qualcuno ha continuato a fare capolino a lungo e si è trasformato in una consapevole e matura tensione verso i diritti dell’uomo, la loro applicazione ed estensione generalizzata, la capacità di avvertire il bisogno dell’altro come una necessità per se stessi, la consapevolezza che non sempre ciò che è giusto è ciò che desidera la maggioranza.
Purtroppo il mondo ha percorso la strada opposta.
Oggi ne paghiamo carissime le conseguenze ma il problema principale è che ancora troppi non lo hanno compreso. E sprofondiamo.
Almeno mi è restata forte la sensazione che avevamo ragione, che la nostra battaglia era giusta, che i nostri sogni erano onesti e puliti.
Allora, oggi, penso a Carlo e a tutti i Carlo di piazza Alimonda. A quelli che c’erano, a quelli che manifestavano in cento altre piazze nel mondo, a quelli che di piazza Alimonda hanno fatto il luogo di incontro dei cuori degli altri.
Avevamo ragione. Ci resta solo questo ed è tanto.
Ora, per favore, guardatevi questo oppure andate a guardarvelo al Circolo ARCI Cafiero di Barletta, stasera a partire dalle 21.30. E non dimentichiamo mai da che parte stanno, sempre, le persone perbene.